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Veni Amica Mea

La donna e le sue mille sfaccettature che attraversano e oltrepassano il sacro come il profano. Testi carichi di sentimenti che spesso si trasformano in passione e sfiorano l’eros con quel gusto e quella maestria che il biblico Cantico dei Cantici è capace di insegnare. "Veni amica mea" ovvero testi esaltati dalla musica che si fa veicolo di un messaggio in cui la donna assurge a una dimensione sacrale che le viene riconosciuta anche nella musica profana. In gioco ci sono i sentimenti ma anche il perpetuarsi della vita, una nuova creazione che altro non è che un dono del Trascendente all’immanente, in uno scambio che è l’essenza stessa dell’essere umano dal giorno della Creazione.

 

Il gruppo Modulata Carmina ha interpretato tutto questo sabato 7 settembre 2019, in un concerto a Mesocco in Svizzera, nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Citata già nel 1219, la chiesa fu radicalmente rinnovata in forme barocche dopo la concessione dei diritti parrocchiali (1611), con coro rettangolare e due ali di cappelle. Il campanile si erge su fondazioni medievali.


Il gruppo, nato nel 1982 in forma di quartetto vocale, ha poi ampliato l’organico affiancandosi anche a musicisti che utilizzano strumenti d’epoca. Al comune lavoro teso ad approfondire gli aspetti interpretativi del patrimonio vocale del rinascimento, si affianca un’accurata ricerca su brani inediti o raramente eseguiti.
Ha collaborato con diversi enti partecipando pure a spettacoli teatrali quali le feste medicee “La Pellegrina” con il Centre de Musique Ancienne di Ginevra sotto la direzione di Gabriel Garrido. Nel 2014 per “Ceresio Estate” ha presentato in prima esecuzione assoluta il Requiem di Giuseppe Ottavio Pitoni e il Vespro della Beata Vergine del 1603 di Tommaso Graziani da Bagnacavallo. Il gruppo è coordinato da Luigi Santos.

 

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