A questo patrimonio di fede, cultura e tradizione si rivolge il progetto Interreg Vo.Ca.Te., articolato fra il territorio della provincia di Lecco e il Canton Ticino in Svizzera (con particolare attenzione all'area del Mendrisiotto), che pone il proprio fondamento nella Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Le feste rituali sacre e profane rappresentano l'eredità più tenacemente vitale della civiltà contadina e alpina: processioni e carnevali, feste di santi e sagre, rievocazioni storiche, liturgie... sono la spina dorsale di un calendario annuale ancora sorprendentemente ricco!
A questo patrimonio di fede, cultura e tradizione si rivolge il progetto Interreg Vo.Ca.Te., articolato fra il territorio della provincia di Lecco e il Canton Ticino in Svizzera (con particolare attenzione all'area del Mendrisiotto), che pone il proprio fondamento nella Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Valorizzare le tradizioni viventi ha un duplice scopo: rafforzare la consapevolezza delle comunità locali e sviluppare le loro potenzialità nell'ottica del turismo sostenibile. Fra le varie azioni previste dal progetto, ha trovato posto un fitto programma di iniziative che da giugno a ottobre 2019 hanno proposto concerti legati ai temi fondanti della ritualità popolare in alcune sedi storiche significative.
Canti della Passione e legendae di santi, culto della Vergine e spericolati travestimenti spirituali di canti carnascialeschi, cantilene dei pellegrini e progessioni rituali sono stati rievocati nelle proposte di artisti di rilievo internazionale che si sono alternati con cantori e strumentisti "popolari". La musica è infatti il trait d'union che accomuna tutte le espressioni della civiltà tradizionale, dalla religione al lavoro, alla vita della comunità.
Concerto inaugurale VoCaTe: La musica delle alpi - Bandalpina
Vespri tradizionali del Corpus Domini - Cantà Proman, i cantori tradizionali di Premana
A peste, a fame, a bello libera nos domine: Canti delle Rogazioni - Aurora Totus
La leggenda di san Josaphat e del suo maestro san Barlaam - Ensemble Dialogos
Alma Svegliate Ormai - Anonima Frottolisti
Canti a più voci della tradizione vivente - Compagnia Sacco di Ceriana (Imperia)
Stabat Mater - Compagnia Sacco di Ceriana (Imperia)
El Llibre Vermell - Capella de Ministrers
Veni Amica Mea - Modulata Carmina
Vespri solenni dell'Addolorata - Antiqua Laus
Il canto della Sibilla - Musicaround Ensemble
Lachrimae - Ensemble Adiàstema
Andar per sacri monti - Accademia degli Invaghiti
Canti dei Servi di Maria - Ensemble Feininger
Salve Virgo, Devozioni Mariane Iberiche - laReverdie
Monteverdi, Vespri della Beata Vergine - Ensemble Fantazyas
Musiche per San Vittore - More Antiquo
Dupré, vepre de la Vierge- More Antiquo - Stefano Molardi
Stelle, Gelindi e Tre Re - Cartiere TTT - Cantori di Premana
Musica e Devozione - Stefano Molardi, organo
Calendario completo degli eventi 2019 (.pdf - 3 MB)
Calendario degli eventi e delle ritualità 2019-2020 (.pdf - 470 KB)
Le Ritualità Sacre e Profane
Fra il comparto settentrionale della Lombardia e il Ticino storicamente, sotto molti aspetti, vi è continuità più che differenza.
Ad esempio, entrambi i territori sono caratterizzati dalla compresenza del rito romano e del rito ambrosiano: un quarto delle parrocchie ticinesi appartenevano alla diocesi milanese, mentre la restante parte del Cantone faceva parte della diocesi di Como; a causa della legislazione anticlericale del XIX secolo, furono divise amministrativamente dalle diocesi originarie e sottopose alla diocesi di Lugano, appositamente costituita. L’area lecchese, a prevalenza ambrosiana, a sua volta conserva isole di rito romano: alcune perché appartengono alla diocesi di Como, altre, come Varenna, per antiche vicende storiche.
Un altro tratto comune fu la presenza dell’ordine dei Servi di Maria, che ebbe importanti fondazioni nell’attuale comune di Calolziocorte (Santa Maria del Lavello), ad Abbadia Lariana, a Mendrisio, instaurando pratiche liturgiche e paraliturgiche sopravvissute alla chiusura dei conventi e divenute parte delle tradizioni locali.